Camminare è uno dei primi gesti che impariamo dopo la nascita. Quasi tutti noi abbiamo appreso prima a camminare, poi a parlare. Compiere un viaggio vuol dire andare alle origini della nostra vita, dentro noi stessi, incontro agli altri.

 

Si può partire da soli affidandosi alla compagnia che presto ci farà la natura stessa, e agli incontri spontanei con altri camminatori. Essere in cammino è un’esperienza di fraternità.

 

Hai deciso di partire, di metterti in cammino. Qualunque strada hai deciso di seguire, preparati alle incognite e agli imprevisti che il cammino inevitabilmente comporta. Sono una grande scuola di vita e insegnano che le vie trovano i viandanti.

 

Forse la strada ti ha già trovato e la stai percorrendo, oppure sei ancora alla ricerca del tuo posto nel mondo; forse hai cambiato strada dopo un insuccesso.

 

Ricorda che vivere è procedere e superarsi, diventare migliori, portare frutti buoni.

 

Tornerai a casa con più domande di quando sei partito. Sperimenterai fatica e gioia, paura e pace, silenzi e parole, soste e accelerazioni.

 

Il nostro è un cammino tra due santuari mariani, da Capurso a Molfetta, dalla Madonna del Pozzo alla Madonna dei Martiri, dal luogo dove l’acqua zampilla come sorgente al mare aperto dove l’acqua induce a prendere il largo, all’insegna della grazia e della testimonianza di popolo di battezzati.

 

Cammina muovendo i passi ma anche la mente e il cuore, compi gesti che sanno di concordia, agisci nella libertà di chi si sente amato.

 

Il percorso, in sei tappe, ti farà camminare accanto al discepolo amato, con Gesù, per essere anche tu discepolo, amato.

 

Stai da solo ma anche in compagnia. Siamo nell’anno del Sinodo, ed è un invito a vivere come una comunità attraverso itinerari che favoriscono la condivisione delle cose, del senso, dell’essenziale.

 

Troverai come compagno di viaggio don Tonino Bello. Lui diceva che vivere è assaporare l’avventura della libertà. Ai giovani della sua diocesi, riuniti nell’atrio dell’episcopio per fargli gli auguri la sera del suo ultimo compleanno sulla terra, disse: “Oh freedom! Libertà! La libertà è questo andito che viene dalle profondità più nascoste del nostro spirito, questo andito che si rintana negli alveari più profondi dei nostri polmoni, nella nostra vita, nei pori delle nostre mani, nel nostro corpo, nell’empito delle nostre vene”.

 

Questo cammino sia libero, liberato, liberante; ritorna a te stesso, cerca Dio, incontra gli altri.

 

Non ci resta che dirti: Via Libera!

 

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